Associazione
Amici de "Il Vittorioso"
L’Associazione Nazionale Amici de "Il Vittorios"o nasce nel 1988 per mantenere viva la memoria del Vittorioso, lo storico giornale per ragazzi promosso dall’Azione Cattolica, chiuso nel 1966 dopo una storia trentennale.
All’Associazione aderiscono ex lettori ma anche studiosi di fumetto, di editoria cattolica e di storia dei mass media, che operano per diffondere la conoscenza di quella che è stata una delle principali testate a fumetti italiane, sulle cui pagine pubblicarono autori come Jacovitti, De Luca, Caprioli, Landolfi, Craveri…
Il suo organo ufficiale è la rivista trimestrale Vitt&Dintorni.
L’Associazione compie un’opera di recupero dei contenuti del Vittorioso ripubblicandone i contenuti più significativi, a partire dalle storie a fumetti più importanti, spesso mai ristampate dopo l’uscita sul giornale.
Collabora, inoltre, con chi vuole rendere disponibile per il pubblico l’eredità de Il Vittorioso attraverso saggi, pubblicazioni, mostre ed eventi.
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Kurt Caesar. Nell’infinito e oltre
A Milano, una mostra dedicata al grande artista italiano del fumetto e dell’illustrazione
Noventa Comics 2024
Anche quest'anno ci troverete a Noventa Vicentina il 21 e 22 settembre.
La storia ha inizio nel 1937
E’ stato l’amico sincero, un amico molto particolare, di tanti ragazzi. Per una trentina d’anni ha deliziato tanti giovani che ora, ahimè !, giovani non più, lo ricordano con un misto di nostalgia, simpatia, riconoscenza. ” …chi l’ha conosciuto non l’ha dimenticato; chi non l’ha conosciuto ne ha certo sentito parlare…” ha scritto qualcuno. Quell’amico, quel caro amico, era …di carta, era un “giornalino” che ha occupato un posto importante nella stampa per ragazzi del secolo appena passato. Si chiamava “il Vittorioso “.
Ebbe, purtroppo, vita breve: dal 1937 al 1966. E’ un periodico settimanale, nasce con fini educativi e presenta una novità: sulle sue pagine, accanto a novelle e romanzi a puntate, rubriche, articoli di vario genere, troviamo i fumetti che, e questa è la sua caratteristica principale, sono esclusivamente di autori italiani. Non si ritengono infatti adatti al giovane lettore italiano a cui è destinato quelli di importazione, che sono per la quasi totalità di origine americana e nascono per un pubblico adulto. Ci vorranno ancora degli anni perché il fumetto, non importa se nostrano o d’importazione, riesca a convincere i cosiddetti benpensanti che si tratta del “prodotto di una società moderna” e che gli venga riconosciuta la dignità che si merita. I primi “cartoon” americani erano per la verità già apparsi da tempo in Italia, fin dal lontano 1908, pubblicati sul più famoso di tutti i giornalini di casa nostra, il “Corriere dei piccoli”, ma… “…Vengono accolti, ma, per restare nell’alveo sicuro del consueto letterario, sono radicalmente manomessi: il ” balloon ” (che è la nuvoletta dove appaiono le parole che si scambiano i personaggi delle storie – n.d.r.-) è sostituito da ottonari di commento ai piedi di ogni vignetta; le tavole originali sono ridimensionate per adattarle alle regole di una impaginazione squadrata e rigorosa;…alcune caselle vengono amputate “.